Perchè questo logo
Perché “Entrare fuori, uscire dentro”
L’italia nel 1978 decise di chiudere i manicomi. Il processo di chiusura durò circa trent’anni.
L’ultimo paziente ad uscire dal manicomio romano di Santa Maria della Pietà, il sig.re Nino B. da molti anni residente nel padiglione 16, mentre passeggiava, incontrò quello che fu l’ultimo direttore del manicomio, il professor Tommaso Losavio, e gli disse: “La fai facile tu…ma tu non puoi sapere quanto sia difficile per noi entrare fuori”
Così come don Guanella, da ragazzo, dipinse il soffitto della sua stanza da letto con centinaia di stelle come segno della partecipazione all’universo, Borgo Guanella è una stella fra le stelle.
È il luogo dove le persone con neurosviluppo atipico, che fanno riabilitazione nelle residenze, nel centro diurno e nell’ambulatorio di casa San Giuseppe, entrano e si mescolano con le persone con neurosviluppo tipico senza che l’una possa essere distinta dall’altra.
Perché il Borgo Guanella
Il Borgo Guanella, vuole essere un posto che rivoluziona il modo in cui persone con neurosviluppo tipico e atipico si mescolano, convivono, collaborano e si relazionano.
È un luogo in cui a chi ha un disturbo del neurosviluppo atipico può essere offerta una riabilitazione che mira al recupero delle funzioni cognitive, motorie e relazionali che risultano compromesse.
PERCHE’ ABBIAMO BISOGNO DI TE
Borgo Guanella c’è già,ma non ancora! Per questo cerchiamo dei “partner”
C’è già il terreno, c’è già l’ex falegnameria adibita a centro convegni, c’è già la serra, ci sono già gli abitanti con neurosviluppo atipico, ci sono già gli ospiti con neurosviluppo tipico, c’è sempre la volontà e l’impegno tipico e atipico e, infine, c’è da sempre il grande sogno di realizzare una rivoluzione unica che lasci il segno nella nostra società.
Ma non è ancora: infatti abbiamo necessità di costruire, di completare Borgo Guanella e finanziare i progetti che vogliamo iniziare, ed è per questo che cerchiamo dei “partner”, attraverso una raccolta fondi, che possano entrare nel nostro borgo, da quella porta stretta, per realizzare un ambizioso progetto di inclusione sociale.
